Oggi è stata una giornata piacevolmente semplice. Un'ora di corsetta, due uova e via con Raul alla ricerca di nuovi "clients"! Mi piace molto girare con lui e credo anche a lui piaccia la mia compagnia. La cosa piu divertente è la lingua nella quale ci esprimiamo..si parte con tutte le buone intenzioni a parlare inglese al mattino presto, poi scopriamo verso l'ora d pranzo che anche se ognuno mette qualche parolina "madrelingua" ci capiamo lo stesso, anzi! cannella in estone è kanell, in inglese cynnamon. Se mi avesse detto cynnamon forse non avrei capito..
Anche lui è molto appassionato di cucina. Mi racconta gli esperimenti che prova a fare: pizza con pollo, pasta con frutta, panini all'amatriciana.. forse gli servivo a metter un po d'ordine! Però è un bravo ragazzo, almeno la mia impressione è questa. Ordinato, precisino, un bel sorriso. Ogni tanto mi parla di suo figlio di 8 anni, che però sta con lui poco tempo alla settimana perchè vive con sua mamma.
Oggi siamo riusciti a portare a casa un nuovo supermercato, un CoMarket di Keila. Era felice e ovviamente anch'io! Ho partecipato al colloquio con la responsabile commerciale del supermercato (una donna, molto comune da queste parti), proferendo tre parole: "Tere" appene visti e "Suur Aitah" quando ci siamo salutati. E ho la ferma convinzione che lei credesse io fossi estone. Ovviamente del colloquio vincente non ho capito nulla!
Per festeggiare Raul mi ha invitato a casa sua. Questa è una cosa anomala in Estonia, la casa è considerata un ambiente molto intimo e privato, è malcostume autoinvitarsi e poco frequente essere invitati. L'invito di Raul, considerando tutto ciò, mi ha fatto doppiamente piacere. Ci siamo seduti nel suo divano, ma ha offerto un caffè bollente e del pane nero con delle sarde affumicate sott'olio che prepara suo papà, una delizia assoluta. Abbiamo parlato di caccia, pesca, di cucina estone. Mi ha promesso che mi porterà, nonappena ci sarà il freddo giusto, a pescare i salmoni in mare con lui. Sarà un grande giorno..
Ricordo ancora perfettamente la mattina di marzo, forse era il 1990, in cui con il papà sono andato per la prima volta a pesca sul Piave. E' stato un giorno indimenticabile. Faceva così freddo che la punta della canna si era giacchiata dopo poco e a fatica si riusciva a mettere l'esca sull'amo per le mani che avevano perso sensibilità. Non ho preso niente, quel giorno, ma ho visto dall'interno della natura un'alba nitida, ho ascoltato il fiume, ho sentito quanto sia piacevole respirare il silenzio.
Sono passati 19 anni da allora, Fabio è lo stesso, cambiato si, ma lo stesso. In questo tempo ho coltivato i germogli che trovano le loro radici proprio in quelle prime esperienze di natura e libertà.
E non vedo l'ora arrivi quel giorno d'inverno in cui pescherò con le mie braccia il primo salmone. Raul mi ha promesso che torneremo a casa sua, accenderemo il camino e ce lo mangieremo insieme con una bottiglia del mio prosecco.
L'Estonia è così semplice che mi ci trovo proprio bene
mercoledì 7 ottobre 2009
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