domenica 20 settembre 2009

colori

Vi scrivo da un tavolo di legno chiaro con una piantina di basilico che mi copre mezzo schermo. marrone chiaro e verde, stan bene insieme.
Il viaggio che mi ha portato quassu è stato un turbinio di colori, un graduale passaggio dal rosso veneziano di sabato sera al rosso infuocato del primo tramonto baltico in Lettonia.
Mi ha proprio impressionato quel tramonto.. dopo circa 2000 km il cielo si è acceso come mai avevo visto e i freddi paesi baltici si sono dimostrati capaci di incendiare il cuore.
Io l'ho preso come un segno, Paolo mi ha insegnato a fare così.
Qui vedo tanto azzurro, il cielo rompe con la sua intensità la vetrata del ristorante in perfetto stile italo-newyorkese..grandi banconi, cuochi coreografici a vista, musica lounge in sottofondo, vetrata sul passeggio. E mi son seduto proprio su un tavolone in vetrata, devo vedere cosa succede.
Ho voglia di vedere nuovi colori.
Tante teste gialle, ma gialle davvero! tanti occhi blu, ma blu davvero!
Io mi sento tanto straniero perchè ho colori che pochi altri hanno.
Qui la gente si siete, mangia, scrive al computer, legge un libro, rovescia bicchieri, si alza e se ne va. Pagando. Malaga è talmente lontana che nessuna sa come si scappa. Ecco, questo posto e Malaga sono agli antipodi sia come abitudini che come colori.
Bella questa storia dei colori. E' passato uno con un cappotto rosso, ma poco rosso in confronto al tramonto sul mare di Riga.
Stamattina un primo giro sulle due ruote a motore umano mi han fatto scoprire i dintorni di Tallinn. Pirita e la sua pineta, coi single track è divertente da fare in mtb! Non pensavo di incontrare altri ciclobikers.. qualcuno ha anche provato a starmi a ruota..seeeeeeh...
Poi ho scoperto un centro storico ancora piu colorato di come me lo ricordavo con una gradevole salitina in pietre e sassi incastonati.
Il contrasto fra il marrone-grigio dei bastioni medievali e il blu-grigio dei grattacieli appena fuori le mura è molto forte e molto affascinante.
Forse son qui perchè devo scegliere da che parte stare: passato solido e rassicurante o futuro fragile e inesplorato? saranno i colori a darmi la risposta.
Sono qui per lavoro ma mai come oggi sento di essere qui per costruire certezze dentro di me. Quando si è soli si devono guardare i colori, fuori e dentro, per capire da che parte si deve andare, che sentiero si deve percorrere. Colori che diventano sensazioni.
Vi abbraccio tutti, venitemi a trovare in questo arcobaleno prima che il freddo lo renda troppo grigio. E se farà freddo e sarà grigio portate la vostra tavolozza che coloriamo insieme.

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