mercoledì 23 settembre 2009

ci vuole diplomazia..

Beh detto da me non fa sorridere, ma se lo dice un console ha tutto un altro valore! Allora ieri sera il buon Henton, senza il quale nella città anseatica sarei perso, chiamandomi si è raccomandato : "Fabio (con la b che quasi è una v date le sue origini cilene), mi raccomando, domani vieni in giacca e cravatta all'appuntamento; è importante presentarsi bene la prima volta, ci vuole diplomazia per conquistare gli estoni".
Iuhuuu ho pensato io! E chi se l'è portata una cravatta nella terra degli orsi?! non bastavano i mutandoni di lana?..cavolo..che ore sono? 20.25.. sarà ancora aperto Stockmann?? chi glielo dice al console che non mi son portato una cravatta? via..volo da Stockmann, grande magazzino finnico a 300 passi da casa, è aperto per fortuna, secondo piano, in fondo nell'angolo, il cesto della cravatte in saldo! ce ne sarà pur una di meno brutta delle altre?? tante fucsia, tante gialle canarino, tante arancione marcio. Solo una, sotto a tutte, azzurrina. Io le cravatte le preferisco azzurre. 298 EEK, meno di 20 euro! Dai, cosi accontento il console.
Stamattina l'appuntamento è alle 11 nella hall dell'hotel Radisson. Qui i posti degli appuntamenti di lavoro si scelgono in base a dove il wifi ha il segnale migliore, sembra che il segnale al Radisson sia una favola. E cosi ci presentiamo elegantissimi con un sorriso a 180 denti (in due). L'incontro è con un pezzo grosso della distribuzione estone che collabora con Vigala, un ex Phillip Morris.
Lui è in stampelle, camicia marrone a manica corta con il taschino aperta fino al terzo bottone, pantaloni semi jeans neri usurati dall'uso e non da Renzo Rosso. Io camicia azzurra polsino bianco cravatta azzurra con nodo Tremonti stretto alla morte. Bene...
Lui parla un bell'inglese oltre (mi dice) al russo, finlandese e estone. Qui è normale che chi ha 35-40 anni parli correntemente 4 lingue: durante la dominazione russa imparavano la lingua della Grande Madre, guardavano la televisione finlandese e appena si son resi indipendenti han lavorato tutti per aziende straniere specialmente americane. Jaak si chiama, è alto e biondo, almeno 100 chili di uomo. Ci sediamo ad un tavolo e parliamo per due ore, lui ordina e beve contemporaneamente una coca cola e un te caldo.
Alla fine sembra incuriosito dalla mia scelta di andare in Estonia e dalla mia decisione nel dirgli che se sono li è per mettermi a sua disposizione e per imparare tutto quel che di buono ha da insegnarmi. Mi dice che sono intelligente e che si vede da come lo guardo, forse la cravatta di Stockmann e il nodo Tremonti han fatto il loro dovere.
Domani farò un primo giro nella GDO con Raul, un suo stretto collaboratore. Gireremo tutti i Selver della città. La prossima settimana sarà bella intensa di cose interessanti: giovedi andrò con lui al comitato acquisti di Stockmann, nei primi giorni della settimana ci faremo l'agognato giro a Helsinki per andare a trovare un grosso importatore di food stuff, nel fine settimana altro giro a Riga nei ristoranti italiani. Spero di conquistare tutta la sua fiducia, l'importanza del mio ruolo qui in Estonia passa di là.
Dopo la chiaccherata Henton mi ha portato a mangiare in un posto filo americano tipo Beefed.. ha pagato lui con la carta di credito, ma ha chiesto a me di lasciare 25 EEK di mancia perchè non aveva contanti.
Storie estoni.
Ci vuole diplomazia.
Tere ohtust!!

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