E' già il 2 dicembre, la mia mente deve rimanere concentrata sull'Estonie e su Vigala ancora per una decina di giorni prima di ritornare in Italia per una pausa natalizia. L'hanno scorso il Natale in me non aveva suscitato nessun entusiasmo. Non era un momento che aspettassi con interesse, nè, forse, c'era granchè da festeggiare.
Giusto un anno fa, nel mio paniere, c'erano un bel po di uova rotte. E per essere felici a Natale ci deve essere serenità, prima di tutto. Poi ci deve essere un motivo, o più di uno, per attendere il momento in modo particolare.
Quest'anno di motivi ce ne sono tanti, e posso dire: finalmente il Natale sta arrivando.
Mi sto preparando allo sbarco in Veneto sotto vari fronti: sto organizzando le mie sere e le mie giornate con Voi amici, sto pedalando finalmente sul Realtour (bellissimo! attento Fabri...), e sto ricominciando a leggere con passione le vicende italiche. Soprattutto la politica ovviamente, passione da sempre coltivata, più o meno direttamente.
E sto riscoprendo un cuore politico attivo, che ha voglia di infervorarsi se necessario. Oggi mentre pranzavo ho letto Corriere e Repubblica in rete e ho visto i due video di Fini, quello con il Procuratore di Pescara e il suo intervento a Ballarò.
Questo non è un blog di politica quindi non esprimerò opinioni o giudizi personali. Certo è che siamo in balia delle onde e il mare sta diventando sempre più grosso, il potere polarizza, i piccoli cercano protezione difendendo il padrone, chi ha rispetto per le istituzioni ed è egli stesso istituzione viene messo alla porta, poco gradito.
Italiani, cerchiamo di fare un passo indietro per vedere la scena in modo il più possibile completo. Finchè siamo rapiti dai colori e subiamo il fascino dello schermo qualcosa ci sfuggirà, sempre. E i burattinai continueranno a muoverci a loro piacimento.
"..e cambiano i governi ed il nemico gli sorride in silenzio
protetto dalla logica del tacito consenso di chi gode
di questa situazione che fa comodo a tanti
tenere alto il livello di paura e le coscienze ignoranti
paura della povertà paura dell'ignoto
paura di trovarsi di fronte al grande vuoto di se stessi
con la coscienza critica in stato di assoluta catalessi
sconfiggere il nemico è guardarsi dentro
cercare il proprio centro e dargli vita
come a un fuoco quasi spento
renderlo vivo dargli movimento
il nemico si nasconde spesso in quello che crediamo
nei moralismi ipocriti
e nelle trasgressioni controllate e organizzate
nelle droghe illegali e sottobanco ben distribuite
il nemico crea falsi nemici per farsi scudo e apparir perbene
modellerà il suo aspetto e prenderà la forma di ciò che lo contiene
spacciandosi per libertà ti legherà con le sue catene .." Lorenzo Cherubini
mercoledì 2 dicembre 2009
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